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Riparte il piano irriguo nazionale: 76 milioni ai Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna

PIACENZA (05 marzo 2010) – Riparte il Piano irriguo nazionale. Già nel 2006 il Cipe approvava su indicazione delle Regioni un programma di opere irrigue d’interesse nazionale, comprendente in particolare, per l’Emilia-Romagna, un “pacchetto” di 16 interventi per un importo complessivo di 123 milioni di euro. Questa somma non trovava peraltro conferma, all’epoca, nel bilancio dello Stato. Anche nella Finanziaria 2008 il programma nazionale di opere irrigue (91 milioni per l’Emilia-Romagna) non andò a buon fine.

La novità arriva nel gennaio 2010. Il Ministero delle Politiche Agricole ha prospettato alle Regioni la possibilità di un finanziamento parziale del piano irriguo, a partire dal 2011, attraverso la contrazione di un mutuo di 15 anni a carico dello Stato. Per le regioni del Nord sono disponibili 418,5 milioni di euro, di cui circa 76 a favore dell’Emilia-Romagna. Somme analoghe verrebbero destinate a Piemonte e Veneto, importi inferiori alle altre regioni. Il Ministero ha chiesto a tutte le Regioni di inviare entro il 1° marzo 2010 le proprie proposte aggiornate, restando comunque all’interno dei progetti di cui al “pacchetto” 2006. La Regione Emilia-Romagna ha già corrisposto all’invito, inviando l’elenco sotto riportato.

 

“Ringraziamo Ministero e Regione con cui abbiamo attivamente collaborato – dice Emilio Bertolini, presidente Urber- Unione Bonifiche Emilia Romagna – per portare a casa un importante risultato. I progetti proposti dai Consorzi della regione sono tutti immediatamente cantierabili e rispondono a due diverse esigenze: per la Romagna, ampliare la rete irrigua dal Canale Emiliano Romagnolo; per l’Emilia completare l’ammodernamento della rete distributiva. Si tratta di razionalizzare l’uso della risorsa idrica all’insegna di efficienza e risparmio, obiettivi che contraddistinguono il nuovo corso del sistema regionale di Bonifica dopo la recente riorganizzazione. Se il Ministero darà il suo ok definitivo, i cantieri potranno aprire tra fine 2010 e inizio 2011”.

 

Di “duplice soddisfazione” parla Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna: “Da una lato perché sono stati sbloccati, sia pure parzialmente, i fondi per il Piano irriguo nazionale; come da noi più volte sollecitato a Governo e ministro delle Finanze. Dall’altro perché viene premiata l’efficienza dei nostri Consorzi di bonifica e la capacità di questa regione di fare squadra. Grazie ai progetti cantierati con questi finanziamenti, crescerà la sicurezza idraulica del territorio e la disponibilità di acqua di superficie per usi irrigui e plurimi”.

 

“Soddisfatto del risultato portato a casa” dice Fausto Zermani, presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza. “Anche a Piacenza un’importante possibilità: aumentare le aree irrigate con acque di superficie, per diminuire i prelievi da falda e contenere la subsidenza; ammodernare e potenziare i sistemi irrigui esistenti, al fine di razionalizzare l’uso della risorsa e favorire il risparmio; mettere in sicurezza gli impianti di derivazione e pompaggio, per fronteggiare le crescenti difficoltà di approvvigionamento e le variazioni climatiche.”

Il Consorzio di bonifica di Piacenza si prepara quindi a ricevere il finanziamento di 10 milioni di euro, destinati, in modo particolare, all’area irrigua del Trebbia.

Rio_Comune_Destra

Derivazione acque Trebbia: Rio Comune di destra

 

 

 

 

 

 

 

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