Siglato a Roma importante Protocollo d’intesa tra ANCI e ANBI
«In Emilia-Romagna la parola Consorzio di Bonifica significa ‘valore’» sono queste le prime parole di Tiberio Rabboni, assessore all’agricoltura della Regione Emilia Romagna, all’Assemblea Nazionale A.N.B.I - Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni - tenutasi a Roma nei giorni scorsi, che aggiunge: «i Consorzi innovano, risparmiano risorse, lottano quotidianamente in prima linea contro il dissesto idrogeologico ed offrono un fondamentale contributo per la sicurezza territoriale, ambientale ed alimentare.»
In questo quadro un’importante novità in tema di partnership arriva da Roma dove è stato siglato il protocollo d’intesa tra l’Associazione delle Bonifiche e A.N.C.I., Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni) e Gianni Alemanno, Presidente del Consiglio A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e sindaco di Roma si sono fatti interpreti di un’alleanza che vedrà Comuni e Consorzi di Bonifica lavorare d’intesa per la valorizzazione del territorio sia urbano che extraurbano in tutto il territorio italiano, interessato da complesse criticità a livello idrogeologico.
Il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani, esprime soddisfazione per la firma del Protocollo d’intesa: “l’apertura verso la sussidiarietà invocata da Alemanno per i Comuni non può che trovarci d’accordo, poiché va nella direzione di quella concertazione che noi stessi abbiamo avviato attuando importanti sinergie con i Comuni piacentini. Ribadiamo, infatti, come solo la realizzazione di percorsi anche formali di collaborazione tra gli Enti preposti al governo del territorio rappresenti una garanzia di tutela della sicurezza della collettività, che è poi il centro dell’interesse nostro come dei Comuni. Così come condividiamo l’auspicio del Sindaco Alemanno, che ‘i nostri Consorzi siano strumento per difendere i territori e sempre più di equilibrio tra aree urbane ed extraurbane’, dato che solo un’attenta considerazione della funzione dei corsi d’acqua nei programmi di pianificazione degli insediamenti urbani e produttivi può garantire quegli equilibri che sono necessari alla prevenzione del rischio di allagamenti spesso esasperato da intense urbanizzazioni.”
La convenzione da subito prevede la nascita di un gruppo di lavoro congiunto e, pertanto, saranno definiti programmi di formazione, si realizzeranno attività di programmazione dei piani territoriali relativi al sistema idraulico scolante, onde prevenire danni agli insediamenti civili, ma anche intese in merito ai servizi attinenti al catasto e al sistema fognario, con particolare riguardo all’incidenza di fognature e impianti di depurazione dei comuni sui canali di bonifica. E ancora intese in merito alla regolazione delle acque, alla difesa e alla conservazione del suolo, per la mitigazione del rischio idraulico, la manutenzione delle zone a verde e azioni di ripristino ambientale e, non ultime, la valorizzazione di beni culturali ed azioni in ogni altro settore che presenti comune interesse.
In foto Gianni Alemanno e a fianco il presidente ANBI Massimo Gargano