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Ripristinato un canale di scolo sotto all’abitato di Borgonovo

Piacenza, 12 marzo 2020

“Il territorio è vivo con le sue ricchezze e criticità e il lavoro del Consorzio di Bonifica di Piacenza non si ferma. Proseguono presidio del territorio e cantieri operativi con l’adozione di criteri di tutela e prudenza e nel rispetto delle restrizioni imposte dal Governo per la gestione dell’emergenza sanitaria” è il Presidente del Consorzio, Fausto Zermani, ad intervenire.

Tra gli interventi portati a termine prima dell’emergenza rientra anche quello effettuato in comune di Borgonovo Val Tidone a inizio di quest’anno.

Campanello d’allarme un rigurgito all’interno del manufatto che collega la rete di scolo posizionata sotto all’abitato della Val Tidone nei pressi di via Perletti, vicino alle scuole.

Subito disposta un’indagine approfondita svolta con strumentazione robotizzata di video ispezione il cui esito ha mostrato la necessità di ripristino di parte di un canale tubato ormai logoro e danneggiato.

“Abbiamo rimosso il tratto di canale deteriorato e lo abbiamo sostituito con una nuova condotta in cemento autoportante dimensionata secondo quella che è la portata delle acque meteoriche provenienti dal Rio Grande e direzionate verso la valle del paese. Anche in questo caso la manutenzione continua e diffusa ad opera del personale consortile ha permesso di agire a prevenzione” commenta Fausto Zermani.

L’attività del Consorzio consiste nell’esercizio, nella manutenzione e nella vigilanza delle reti e degli impianti di bonifica: canali diversivi, canali di scolo e di drenaggio, manufatti di servizio ed impianti idrovori di sollevamento meccanico. Attraverso il costante svolgimento di dette attività, il Consorzio assicura l’efficienza e l’efficacia delle opere di bonifica al loro scopo primario di scolo e di difesa idraulica.

Nella maggior parte della pianura piacentina le acque vengono allontanate a gravità,sfruttando un fitto sistema di canali che raccoglie e convoglia le acque in eccesso fino a riversarle nei fiumi. Alcune aree di pianura poste alle quote inferiori rispetto all’argine di Po, necessitano in particolari condizioni idrauliche di sollevamento meccanico mediante impianti idrovori. Il sistema dei canali di bonifica ha contribuito a disegnare l’architettura rurale del paesaggio di pianura e nei periodi più recenti ha assunto la valenza di rete ecologica per l’ecosistema locale che, integrato ai percorsi ciclopedonali che li affiancano, contribuisce a rafforzare la qualità dell’offerta turistica del territorio.

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