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I lavori quotidiani del Consorzio di Bonifica contro il dissesto sono un antidoto allo spopolamento montano, utili a popolazione ed imprese

Abitanti e imprese dell’Appennino che presidiano il territorio hanno pubblicamente ringraziato la Bonifica per la rapidità di quanto fatto negli ultimi mesi. Interventi evidenziati come essenziali dal sindaco Malchiodi durante l’ultimo Consiglio Comunale a Ferriere.

Piacenza 11-4-2016- I dati statistici regionali più recenti sullo spopolamento montano mostrano come le aree dell’Appennino più sofferenti e a fortissimo rischio di abbandono siano messe in grave difficoltà dalla progressiva mancanza di servizi che pregiudica l’opportunità alle giovani famiglie di insediarsi stabilmente in questi territori. Lo squilibrio tra montagna e pianura, tra le opposte e concrete capacità economiche, si fa così sempre più pesante e il divario difficile da colmare. Lo squilibrio tra i territori e le soluzioni da adottare con politiche in grado di favorire ed incentivare i nuovi investimenti -non solo emergenziali ma di prospettiva - sono state al centro nei mesi scorsi di un incontro tenuto dalla Regione Emilia Romagna a Castelnuovo ne’ Monti (RE) dove si è ripetutamente evidenziata una nuova visione positiva e produttiva della nostra Montagna che vedrà l’impiego di oltre 700milioni di investimenti nei prossimi anni. In quest’ottica il Consorzio di Bonifica di Piacenza vuole rimarcare come le attività capillari di costante monitoraggio e difesa della rete idraulica e delle arterie stradali secondarie e la rinnovata collaborazione con le amministrazioni locali - oggi in seria difficoltà di spesa immediata per il ripristino di strade e manufatti - rappresenti un rilevante antidoto allo spopolamento; una goccia nel mare se vogliamo di fronte alle cifre sopracitate, ma una goccia presente e costante che contribuisce a mitigare il dissesto in misura preventiva e ciò che ne consegue anche in termini sociali. A testimonianza del ruolo esercitato nei giorni scorsi il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi ha ringraziato pubblicamente il Consorzio - nella seduta del Consiglio Comunale - evidenziando la rapidità degli interventi, la frequenza della manutenzione e la sinergia operativa con i tecnici dell'amministrazione. Ma oltre a questo (senza voler scadere inadeguata autoreferenzialità, ma con il doveroso compito di informare il cittadino sottoposto a ripetuti solleciti informativi a volte fuorvianti) ha colpito l’attenzione che in tale occasione la stessa popolazione locale ha rivolto ai tecnici consortili. Gente delle terre alte che riconosce a prima vista chi vuole essere di aiuto immediato e si rende disponibile con attività concrete che migliorano la loro qualità della vita non sempre agevole. Sulla strada “Cassimoreno–Roffi” per esempio, sottoposta a costante pericolo di dissesto in più punti e colpita duramente nelle sue parti nevralgiche, alcune attività economiche locali hanno testimoniato il ruolo giocato dal Consorzio. Imprese che mantengono eroicamente vivi e vitali contesti paesaggistici unici, tra laghi di ninfee, torbiere ricoperte di fiori, piccole cascate e boschi ricchi di funghi altrimenti sconosciuti e ormai poco battuti se non grazie alle poche strade praticabili rimaste a garantire i residui collegamenti. “La strada Cassimoreno-Roffi per noi è essenziale e siamo tutti consapevoli che necessita di manutenzione frequente – dichiara Giampaolo Dallavalletitolare di una impresa locale di termoidraulica. Il Consorzio in questi mesi è stato al nostro fianco”. Dello stesso avviso anche il titolare di una attività di silvicoltura, la Roffi che per il trasporto quotidiano del legname non può fare a meno del fitto reticolo di strade minori: “In queste vie di montagna non basta esserci quando accadono le alluvioni, il territorio ha necessità costante di cure: ci sono buche, avvallamenti improvvisi e bisogna esserci quando serve. In questo anno per noi drammatico a livello climatico gli uomini della bonifica e in particolare il geometra Gianluca Fulgoni sono sempre stati presenti e utili”. Per ultime le titolari della locale trattoria di Cassimoreno, sorelle Dellavalle, sottolineano come la strada ripristinata dai tecnici consenta ai turisti di raggiungere una località storica inserita in una natura rigogliosa che altrimenti sarebbe del tutto abbandonata”.

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