Comprensorio irriguo di pianura
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Cenni storici sulla Traversa di Mirafiori
Il Traversante Trebbia a Mirafiori e la condotta piacentina delle acque
Per derivare le acque di subalveo già raccolte nelle prese a S.Agata (Rivergaro), a Cà Buschi (Gossolengo) e a La Caminata (Gazzola), che alimentano la condotta piacentina delle acque di destra e sinistra Trebbia, venne ideata un’opera idraulica nella seconda metà dell’ottocento, nei pressi di Mirafiori di Rivergaro, per incrementare le portate irrigue derivate nel periodo estivo da sempre caratterizzato dalle magre del fiume e dall’esiguità della risorsa idrica in relazione ai fabbisogni espressi dal territorio.
Le originarie Società di Rivo, organismi fondati su meccanismi dell’ancien regime che spesso derivavano le acque superficiali direttamente dal Trebbia in forza di antichi usi e diritti di origine medioevale, nella seconda metà dell’Ottocento si costituirono in Società per cooperare nella gestione e nel riparto delle spese da sostenere fra i diversi proprietari terrieri, in base alle quote delle acque utilizzate. In Val Trebbia si costituì la Società del Traversante tra diverse Società di Rivo ed il Comune di Piacenza, finalizzata ad aggregare risorse per sostenere il progetto e la costruzione dell’opera. Negli anni 30 del Novecento le Società dei Rivi applicando le nuove legislazioni, si costituirono prima in Consorzi di miglioramento fondiario e poi in Consorzi di Bonifica.
Dall’epoca medievale al 1950, gli utenti della campagna portatori di istanze irrigue furono sempre subordinati al ruolo del Comune di Piacenza che in forza degli antichi diritti medievali sulla condotta, impose il governo e le regole d’uso delle acque derivate da Trebbia, privilegiando le esigenze igieniche ed industriali urbane. Nel secondo dopoguerra, quando venne meno la necessità della città di Piacenza di disporre delle acque di Trebbia, sostituite dal nuovo utilizzo di energia motrice elettrica e dal sistema fognario moderno, il Comune di Piacenza cessò di esercitare la supremazia all’uso delle acque.
La cronologia ha permesso di suddividere la storia del Traversante in quattro periodi: il periodo di ideazione e costruzione nella seconda metà dell’Ottocento, le esigenze di modernizzazione fra gli anni 1920-1940, la fase di specializzazione irrigua della Condotta piacentina dagli anni ’50 agli anni ’80, fino alle recenti politiche ambientali degli anni 2000 che introdussero elementi regolatori di tipo ecologico sulle portate derivabili.
La Traversa venne ideata nella seconda metà dell’Ottocento su iniziativa degli agricoltori per incrementare la quantità delle acque derivate da Trebbia da sempre scarse nei mesi estivi. L’opera venne costruita grazie alle politiche del primo Stato unitario di sostegno all’agricoltura. Il Traversante venne progettato dall’Ing. Cesare Valerio di Torino, esperto di problemi idraulici, indicato da Camillo Benso Conte di Cavour. I lavori vennero finanziati con un prestito dellaCcassa Depositi di Milano, autorizzato con decreto reale nel 1864 concesso alla Provincia di Piacenza e restituito dagli utenti riuniti nella costituita Società per il Traversante: le politiche Unitarie favorirono l’aggregazione degli agricoltori in forme di associazionismo di scopo. Fra gli anni 1920-1940 le istanze degli agricoltori iniziarono a entrare in conflitto con le istanze della società: i nuovi usi delle acque per i fabbisogni energetici e l’incremento della domanda per usi potabili. Furono gli anni del Consorzio Ligure e Piacentino nato per mediare le diverse istanze di Piacenza e Genova sulle acque del Trebbia, con lo scopo di accompagnare la costruzione delle dighe e di regolare le concessioni statali di derivazione.
In quel contesto gli agricoltori associati nelle Società dei Rivi incaricarono tecnici ed ingegneri (Veneziani, Gregori, Manfredi) per progettare la modernizzazione del sistema irriguo. L‘idea di progetto era quella di concentrare presso S.Agata di Rivergaro, a monte del sistema di prese esistenti, l’unica opera di derivazione dalla quale un grande canale dispensatore avrebbe alimentato la parte di destra fino a Cà Buschi e con un sifone la parte di sinistrala parte sinistra. La grande derivazione (il progetto era dimensionato per derivare circa 17 mc/s, sapendo che le portate medie estive presso Rivergaro erano di circa 4 mc/s) contava di poter disporre delle acque invasate nei serbatoi che si sarebbero realizzati sull’asta del Trebbia.
Le istanze del settore agricolo piacentino furono superate da quelle della città di Genova portatrice di domanda nei settori energetici e potabili. Del programma che comprendeva sei invasi venne realizzato solo ciò che prevedeva l’uso potabile (Brugneto) ed idroelettrico (Brugneto e Boschi) delle acque degli affluenti del Trebbia.
La costruzione del Traversante di Mirafiori fu sollecitata dagli agricoltori con iniziativa privata fin dal 1840 ma venne costruita solo in seguito alla costituzione del Regno d’Italia e grazie al sostegno dello Stato Unitario al settore agricolo.
Dal 1816 al 1847 il governo del Ducato di Parma e Piacenza venne retto da Maria Luigia d’Austria che intraprese importanti riforme amministrative, mantenne l’impianto del Codicenapoleonico e promosse importanti cantieri di opere pubbliche ed infrastrutture. Il clima culturale era quello che stava preparando la stagione Risorgimentale. Il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d’Italia. Dopo soli due mesi, il 18 maggio il Consiglio Provinciale di Piacenza deliberò di svolgere studi per derivare le acque di sub-alveo del Trebbia ed istituì una apposita Commissione. Su consiglio di Camillo Cavour, l’Ing. Cesare Valerio (1820-1873) di Torino venne nominato progettista dell’opera ed il successivo 13 settembre 1862 il Consiglio approvò il progetto. Vittorio Emmanuele II con il Decreto 3 aprile 1864, ai sensi dell’art. 181 della legge 23 ottobre 1859 approvò la contrazione del mutuo della Provincia di Piacenza con la Cassa Depositi di Milano per l’importo di 350.000 lire a finanziamento dell’opera. Il Consiglio Superiore dei lavori pubblici con il voto del 16 giugno 1864, n. 409/200 approvò il progetto del Traversante.